Pubblichiamo la lettera dell’avvocato romano Massimiliano Gabrielli che interviene sulla spinosa questione del tempio crematorio di Biella (leggi qui)
Gentile direttore,
“Ho letto la richiesta di archiviazione e c’è da infuriarsi davvero, la Procura di Biella sostiene nero su bianco l’esistenza del delitto perfetto, si conoscono i colpevoli, si individuano con esattezza decine di reati aberranti, perpetrati per mesi contro la pietà dei defunti, salvo poi affermare che non si potrà mai sapere chi siano le vittime e che non esistono parti offese! Una formidabile difesa preventiva confezionata per i Ravetti, qualcuno ha però dimenticato che a questi signori sono stati sequestrati 350kg di resti umani tra i rifiuti e che sono tutti rei confessi, eppure qui sono i familiari che si vorrebbe far passare per fessi…
Senza dimenticare le 16 tonnellate di zinco rimosse dalle bare e smaltite illegalmente, altro che solo 7 bare violate!
Giusto dunque opporsi senza esitazione ad una richiesta di archiviazione del tutto incomprensibile affinché trovi giusta e naturale prosecuzione il procedimento penale avviato da 500 famiglie in attesa di tutela e verità”
Massimiliano Gabrielli, avvocato in Roma
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